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Rovereto, 15 maggio 2010 Le scuse rivolte a Valduga da un candidato dei Verdi ci volevano tutte perché «i toni vanno contenuti e va rispettata la dignità personale». Ma «la giusta protesta di Valduga - scrive il candidato dei Verdi Ruggero Pozzer - potrebbe risultare come un’assoluzione dell’operato in tema di urbanistica. Così non è. Risulta evidente ciò che Valduga aveva promesso nella sua prima campagna elettorale. Il programma proposto cinque anni or sono era pregno di concetti riguardanti la necessità di dare un taglio alla forte edificazione. In realtà - afferma Pozzer - è avvenuto l’esatto opposto. L’attività urbanistica di Valduga e di Tomazzoni è proseguita ad esempio a San Giorgio dove con la variante “febbraio 2009” si è trasformata l’edilizia scolastica in residenziale, senza senza alcun ritorno per la città. E l’ex Alpe dove si è regalata edificazione residenziale ad un privato senza giustificazione. E in prospettiva ci sono via delle Zigherane e via Leonardo da Vinci...». Per l’assessore Maurizio Tomazzoni, candidato con “Civica per Valduga” «la campagna elettorale è degenerata proprio alla fine sull’argomento che nessuno degli aspiranti sindaci antagonisti di Valduga ha affrontato: l’urbanistica. La pianificazione della città altro non è che il progetto del futuro. Sul tema c’è chi si affida a slogan o ad estemporanee passerelle pedonali e nessuno ha messo in discussione i principi basi del Prg del 2009 riassumibili in due concetti: il paesaggio e la perequazione». |
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